Invia una segnalazione con la massima riservatezza

Note riservatezza e sicurezza

La piattaforma garantisce, tramite il ricorso a strumenti di crittografia, la riservatezza dell'identità della persona segnalante e degli altri soggetti*, delle persone coinvolte o menzionate nella segnalazione, nonchè il contenuto della segnalazione e della relativa documentazione.

Le informazioni inserite nel sistema sono visualizzabili solo da chi invia la segnalazione e dal Responsabile Prevenzione Corruzione e Trasparenza (RPCT) dell’Agenzia, unico soggetto autorizzato a ricevere la segnalazione. Nessun altro soggetto non autorizzato può accedere ai contenuti o sapere che è stata inviata una segnalazione.

I dati del segnalante sono separati dalla segnalazione e soltanto il RPCT ha la facoltà di associare la segnalazione al nome dell’utente che l’ha inviata. Questa azione viene notificata al segnalante in un’apposita area della segnalazione, insieme alla motivazione indicata dal RPCT.

Una volta inviata la segnalazione, puoi seguirne l’andamento e continuare a comunicare con il RPCT attraverso l’area messaggi, associata alla segnalazione. Anche in questo caso tutte le informazioni sono crittografate e protette dalla piattaforma. Se hai indicato un indirizzo email (o se ti sei registrato), riceverai una notifica via email, quando il Responsabile ti invierà un messaggio. In ogni caso ti consigliamo di accedere periodicamente alla tua segnalazione per verificare la presenza di eventuali richieste di chiarimenti da parte del Responsabile. 

Le segnalazioni anonime sono trattate come segnalazioni ordinarie, tuttavia, il segnalante successivamente identificato, che ha comunicato ad ANAC di aver subito ritorsioni può beneficiare della tutela garantita a fronte di misure ritorsive, così come specificato al punto 12.2.del procedurale.

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  • i facilitatori, vale a dire coloro che forniscono consulenza e assistenza in via riservata al segnalante nel processo di segnalazione, operanti all’interno del medesimo contesto lavorativo. La tutela di riservatezza riguarda sia la loro identità che l’attività in cui l’assistenza si concretizza;
  • le persone del medesimo contesto lavorativo della persona segnalante a cui sono legate da uno stabile legame affettivo o di parentela entro il quarto grado;
  • i colleghi di lavoro della persona segnalante o che lavorano nel medesimo contesto lavorativo e che hanno con detta persona un rapporto abituale e corrente;
  • gli enti di proprietà della persona segnalante o per le quali dette persone lavorano e gli enti che operano nel medesimo contesto lavorativo di tali soggetti.